Sul numero di gennaio dell’Informatore Economico-Sociale il direttore Francesco Bergamo ha iniziato una serie di servizi sulla statistica, così come è vista dai demodoxaloghi e interpretata dal famoso aforisma di Trilussa: “se io ho mangiato un pollo e tu nulla, abbiamo mangiato mezzo pollo ciascuno”. Infatti, nulla è più fuorviante della statistica quando cerca di interpretare fatti sociali complessi e in particolare quelli relativi all’opinione pubblica. Tanto che per distinguersi dalle scienze umanistiche le discipline fisico-chimico-matematiche sono appellate come scienze esatte. Leggi tutto “Statistica fuorviante”
Categoria: blog SIDD 2007-2011
Simboli e consenso
Indipendente da altre variabili (programmi, candidati, propaganda ecc.), parte del successo della Democrazia Cristiana fu nel sostantivo “democrazia” unito a “cristiana” e al motto “libertas”: concetti chiave impressi su uno scudo con una croce in campo bianco (colore “immacolato”). La “croce” simbolo cristiano e lo “scudo” strumento di protezione dagli attacchi degli avversari di allora (i comunisti, armati simbolicamente di falce e martello): il nemico “rosso” che avrebbe potuto attentare agli interessi della classe sociale che deteneva il potere e ogni tipo di proprietà.
Ma la DC fu più di un partito espressione di classe: attraverso tale mistificazione simbolica riuscì ad aggregare intorno a sé le masse popolari cattoliche. Tanto che il suo organo di stampa ufficiale portava un titolo a sua volta ingannevole: Il Popolo. La Democrazia Cristiana scomparve per i motivi storici che si conoscono, ma non è scomparsa la sostanza della sua politica che oggi è rinata in altre forme mistificatorie. La metamorfosi più evidente è rappresentata dal Popolo della Libertà, un movimento politico che difende anche i valori del cristianesimo e che riassume le parole popolo e libertà usate dalla vecchia DC. Leggi tutto “Simboli e consenso”
Comprendere la demodoxalogia
Intervento al seminario di demodoxalogia, San Martino al Cimino, 26/10/2009
La demodoxalogia è una misconosciuta tradizione di studi italiana, contemporanea ai più rinomati approcci pionieristici nordamericani sulla comunicazione e i mass media. Mentre Harold Lasswell pubblica Propaganda Technique in the World War I (1927), Paolo Orano, considerato il fondatore della demodoxalogia, indica l’opinione pubblica come oggetto di scienza già nel 1928: “una potenza con la quale il potere di governo, il regime politico, deve trattare e alla quale può anche soccombere”. Lo statunitense parla dalla democratica America, l’italiano dalla Facoltà fascista di scienze politiche di Perugia: il differente contesto spiega gran parte del successo della Content Analisys e della cattiva fama della demodoxalogia (italianizzata in “demodossalogia” per le famigerate fisime di purezza linguistica dell’epoca).
Opinione Censis
Dal 1967 il Censis suona le campane e chiama a raccolta gli italiani per l’annuale Rapporto sulla situazione sociale del Paese. Nelle oltre seicento pagine del volume (Franco Angeli, 2009) il Centro studi investimenti sociali interpreta la realtà nazionale con il suo riconoscibile piglio e una metodologia che, tra l’altro, permette il confronto con i report degli anni passati.
Ricordi della decana
Intervento al seminario di demodoxalogia, San Martino al Cimino, 26/10/2009
Innanzi tutto porgo un saluto e un caloroso augurio di buon lavoro a tutti gli amici presenti e mi congratulo vivamente con tutti per l’interesse sempre crescente mostrato verso questa nostra disciplina, la demodoxalogia, cioè la scienza dell’opinione pubblica, come chiaramente ci indica la sua etimologia. Altri parleranno dell’origine di questa disciplina, dei suoi più autorevoli cultori, della sua storia, del crescente interesse che, dal suo nascere ad oggi, è venuta suscitando in pubblici sempre più numerosi, attenti ed appassionati. Leggi tutto “Ricordi della decana”
Bombe e propaganda
Bombe su Palermo di Alessandro Bellomo e Clara Picciotto è un approfondito studio sugli attacchi aerei subiti dalla città di Palermo tra il 1940 e il 1945: una ricerca condotta in diversi archivi storici italiani e stranieri che riporta la cronaca dettagliata degli eventi e dei protagonisti che si concentrarono in quello strategico teatro di guerra. Nel volume, edito dall’Associazione Italia, sono pubblicate numerose fotografie che documentano con precisione gli eventi bellici trattati. Per quello che più ci interessa, in una delle appendici del volume intitolata “l’uso della propaganda durante la seconda guerra mondiale”, Selene Grimaudo sottolinea il decisivo apporto della demodoxalogia alle attività di intelligence dei nostri militari:
L’opinione sociale
Abstract intervento al seminario di demodoxalogia, San Martino al Cimino, 26/10/2009
La polemica attuale sul valore scientifico dell’opinione pubblica evidenzia una recente acquisizione culturale nei confronti dei sondaggi, nonostante il primo istituto demoscopico in Italia – la Doxa – sia nato nell’ormai lontano 1946. Il problema forse risiede nel fatto che la tecnica arrivata dagli Stati Uniti era anche il risultato di un percorso sociale e ideologico compiuto oltre oceano, e che dunque si appoggiava su una società capace di recepirlo. In Italia, invece, il sondaggio ha rappresentato un prodotto d’importazione giunto, tra l’altro, proprio alla fine di un periodo di oppressione e di costrizione come era stato quello fascista. Leggi tutto “L’opinione sociale”
Vittorio Sicuri e la canzone
Intervento al seminario di demodoxalogia, San Martino al Cimino, 26/10/2009
In occasione del seminario di demodoxalogia applicata alla musica – promosso dall’Associazione IS.I.S. in collaborazione con la SIDD, per il sostegno agli allievi del Conservatorio “Alfredo Casella” de L’Aquila, svoltosi in concomitanza alle lezioni curricolari dal 26 al 29 ottobre 2009 presso l’Associazione Juppiter (che ha ospitato a titolo completamente gratuito studenti, insegnanti e relatori presso la propria struttura di San Martino al Cimino) – mi è stato chiesto di parlare del testo di uno spettacolo di Vittorio Sicuri che rappresenta un contributo molto interessante alla diffusione della musica italiana dei primi quarantacinque anni del secolo appena trascorso. Leggi tutto “Vittorio Sicuri e la canzone”
Tecnologie dell’umanità
La blu o la rossa? Da quando Nestlé non produce le smarties blu (non si e’ trovato un colorante naturale alternativo al famigerato E133), non c’è dilemma: tocca sceglierla rossa la macchina per fughe domestiche… Come nella saga dei Wachowski, rinunciare all’illusione che sembra vera e optare per la consapevolezza della realtà apparentemente finta: probabilmente una prospettiva difficile da accettare al di fuori dell’affabile “confraternita” di Gianluca Nicoletti, un pubblico di migranti digitali che dimora volentieri nei social network predicati e praticati dal vate umbro (in passato Second Life, ora Facebook). La demodoxalogia li descriverebbe magari come un pubblico soggettivo-virtuale: appassionati nicolettiani per scelta consapevole e, visti dall’esterno, audience riconoscibile del nicolettismo.
Sul giornalismo di Pulitzer
Ancora inedito in Italia, esce il prossimo 5 novembre Sul giornalismo di Joseph Pulitzer (1847-1911) edito da Bollati Boringhieri. Abbiamo letto in anteprima il volumetto che raccoglie due saggi del giornalista-editore di origine ungherese e una postfazione di Mimmo Candito: considerate le recenti polemiche sulla libertà di stampa e altre criticità endemiche specialmente nel giornalismo italiano, dobbiamo riconoscere che i temi affrontati da Pulitzer restano per noi di straordinaria attualità anche a un secolo dalla loro prima pubblicazione (“La scuola di giornalismo alla Columbia University” esce nel 1904 sul North American Review, “Il potere dell’opinione pubblica” è ripreso dall’Encyclopedia Americana). Così, con riferimento a quello che Pulitzer teorizza all’inizio del Novecento, rivendicando “la costruzione di una solida professionalità (tecnica e etica) del giornalismo come filtro essenziale di garanzia per un uso corretto […] delle informazioni” (p.124), oggi possiamo guardare perfino a internet, come a qualsiasi altro mezzo di comunicazione, con ulteriori argomenti a favore del ruolo di responsabilità dei comunicatori (dai giornalisti ai blogger) coinvolti nei processi di produzione dell’informazione, siano essi verticali o peer to peer.