Indipendente da altre variabili (programmi, candidati, propaganda ecc.), parte del successo della Democrazia Cristiana fu nel sostantivo “democrazia” unito a “cristiana” e al motto “libertas”: concetti chiave impressi su uno scudo con una croce in campo bianco (colore “immacolato”). La “croce” simbolo cristiano e lo “scudo” strumento di protezione dagli attacchi degli avversari di allora (i comunisti, armati simbolicamente di falce e martello): il nemico “rosso” che avrebbe potuto attentare agli interessi della classe sociale che deteneva il potere e ogni tipo di proprietà.
Ma la DC fu più di un partito espressione di classe: attraverso tale mistificazione simbolica riuscì ad aggregare intorno a sé le masse popolari cattoliche. Tanto che il suo organo di stampa ufficiale portava un titolo a sua volta ingannevole: Il Popolo. La Democrazia Cristiana scomparve per i motivi storici che si conoscono, ma non è scomparsa la sostanza della sua politica che oggi è rinata in altre forme mistificatorie. La metamorfosi più evidente è rappresentata dal Popolo della Libertà, un movimento politico che difende anche i valori del cristianesimo e che riassume le parole popolo e libertà usate dalla vecchia DC. Leggi tutto “Simboli e consenso”